Come uscire dalla crisi?
Le crisi in ogni tempo e circostanza sono momenti cruciali, portano con sé grandi incertezze e dibattiti ma allo stesso tempo grandi stimoli di evoluzione. L’epoca del coronavirus sta profondamente sovvertendo ogni forma di “controllo” portandoci a sentire le nostre vulnerabilità, stravolgendo non solo il nostro sentire ma anche i vari settori economici. Le misure emergenziali stanno comportando cambiamenti radicali nei nostri approcci, nel modo di lavorare e organizzare.
Così come nel “food” iniziano a decollare i ristoranti virtuali, che non hanno una sala per gli ospiti ma che offrono take away di qualità, allo stesso modo ho personalmente assistito nel mio settore ad una crescita esponenziale di consulenze e di formazioni online, un cambiamento radicale e per me impensabile fino a qualche anno fa.
In questi periodi di elevata instabilità, la flessibilità alla trasformazione, la capacità di adattarsi, di innovare e di reagire è un requisito indispensabile per la vita.
Nei momenti di incertezza, ambiguità e crisi c’è bisogno di risvegliare il leader coraggioso che alberga in ognuno di noi.La consapevolezza non lascia spazio al lamento ma spinge a riprogrammare nel breve periodo, a muoversi abilmente in scenari complessi, a prendere decisioni “difficili", assumersi responsabilità e cogliere nuove, e non sempre evidenti, opportunità.
Il mercato del lavoro pone nuove regole evolutive al cospetto delle quali occorre fermarsi a riflettere.
Il grande divario tra i liberi professionisti e i dipendenti non è più così marcato sul profilo della “sicurezza”, anzi sta venendo sempre meno visto il clima attuale di instabilità economica e sociale.
Personalmente ritengo che gli elementi che, sempre più, faranno la differenza e garantiranno il successo di ogni attività siano:
• il grado di amore e passione con i quali si svolge la propria missione lavorativa: mettici il cuore!• la riscoperta del proprio vero talento: felicemente a servizio dell'umanità!• il mindset: non devi avere paura!• innovarsi: crea ed esci da sentieri conosciuti• affidabilità, coerenza, etica e concretezza
Oggi nelle grandi organizzazioni questi aspetti non sono incoraggiati a discapito della motivazione, della salute e dell’appagamento dell’essere umano.
Il rapido progresso tecnologico sostituisce e sostituirà sempre più il lavoro dell’uomo.
E mentre perdere il posto di lavoro diviene un fenomeno sempre più diffuso, l’acquisizione di un grado maggiore di autostima e fiducia divengono elementi imprescindibili per superare ogni ferita.
Ritornare al ricordo di sé attraverso l’originalità, l’artigianalità, l’esclusività nel far ri-emergere l’innato talento fa risplendere le sorti di manager, imprenditori, lavoratori riscoprendo la bellezza di una nuova produttività consapevole.
Un patrimonio da recuperare che non può essere replicato da una macchina ed offre benessere, intensità, creatività e passione all’anima di ogni impresa.
La sfida da affrontare non è di carattere finanziario ma in primis culturale, una trasmutazione che dia nuova effervescenza e valore all’identità personale, alla connessione umana e ad una dimensione innovativa nel fare impresa.
Nuovo spazio alla responsabilità, alle nuove idee, ai propri talenti innati e all’entusiasmo personale e collettivo.
Rendersi appassionati, unici ed insostituibili: co-creatori della felicità di una nuova economia, a portata di tutti e non di pochi.
Felici steps verso gli infiniti orizzonti dell'imprenditività creativa!
Michela Crivellaro